17 Marzo 2015
ore 10:30 partenza da SunBay Marina Fajardo Puerto Rico
finalmente ricominciamo a navigare!
in realtà appena partiti dobbiamo buttare ancora perchè il motore non supera i 1500 giri e fa fumo nero, diagnosi: elica sporca!
Maschera pinne boccaglio e guanti e vado a pulire l’elica: un lavoretto di una mezz’ora e finalmente si riparte. prima tappa doverosa Palominitos: un bagno in questa isoletta da sogno non si può evitare: sabbia candida e mare trasparente un vero…tuffo nei Caraibi!
Alle due dobbiamo muovere perche ci attendono 17 nm per arrivare a bahia honda a Culebra.
Alle 18 siamo sull’ancora e alle 19 già al Dinghy Dock bar.
Blu insiste perchè vuole aprire il banchetto dei suoi braccialetti fatti con gli elastici: 1 braccialetto , 1 penny mi sembra un bell’affare !
Prendo dalla barca il seggiolino di legno , ci portiamo una tovaglietta e appena sbarcati al Dinghy Dock bar , Blu si prepara il suo banchetto: è stupenda, sembra la piccola fiammiferaia dei caraibi, mi fa una grande tenerezza e me la mangerei di baci… con il suo banchettino, i suoi braccialetti che espone con tanto orgoglio: la mia “paura” è che nessuno la consideri! Succede il miracolo che non credevo: una dopo l’altra signore e ragazze del bar si avvicinano al banchetto di Blu e lei orgogliosa mostra i suoi braccialetti; dopo un’oretta li ha venduti tutti e ha guadagnato ben 8 dollari! Lei è raggiante , io felicissimo per questa esperienza per lei cosi importante!
Non so dire se questo bella cosa che è capitata per caso ma mi piace pensare che la comunità dei velisti sia piu “sensibili” e più “attenta” a questo tipo di cose. Beviamo la birretta e Rientriamo in barca, cenetta e a letto presto: a non fare niente ci si stanca moltissimo!
18 Marzo 2015
facciamo colazione e partiamo per Culebrita: Tortuga beach ci aspetta!
troviamo una mooring bouy e partiamo all’esplorazione. Arrivati a tortuga beach lo spettacolo è sempre meraviglioso anche perchè non c’è quasi nessuno. Andiamo alle piscine naturali che si trovano nell’angolo NE della baia, acqua ferma e calda con fondo di spiaggia bianca: ci arrostiamo.
La sera ci spostiamo per la notte nella bella baia di Almodovar a Culebra.
La notte arriva un colpo di vento e pioggia ma abbiamo calato 50m di catena e sono molto tranquillo!
19 Marzo 2015
fatta colazione partiamo per st Thomas, ci aspettano 20nm contro vento e contro mare …come al solito!
alle 13 gettiamo ancora nella bella Honeymoon Bay a Water Island
A terra un delizioso ciringhito , prendiamo i libri e scendiamo in spiaggia: beach schooling e bel bagno …il paradiso!
La sera bella cenetta , domani si parte per st jhon.
20 Marzo 2015
sveglia di buon ora (7) e si parte: attraversiamo il current cut: una “scorciatoia” per arrivare a st jhon. Il current cut è uno streto e basso canale a SE di st thomas che evita di dover circumnavigare gli isolotti a SE e quindi risparmiare un bel po di miglia. IL current cut (proprio come dice il nome!) ha una corrente che puo arrivare a 4knt ed è circa 20 di larghezza con un fondo di 3m al centro: cosa c’è di meglio per svegliarsi!
Passiamo, tutto bene e andiamo a prendere una mooring buy in una bella baia a Nord: Cinnamon Bay. Qui passiamo una bella giornata di spiaggia e snorkeling. Jost van dyke è proprio di fronte a noi: troppo vicina per non andarci!
21 Marzo 2015
finalmente una bella veleggiata verso NE con meta Jost Van Dyke: lasciamo gli Stati Uniti per rientrare in “Europa”….le British Virgin Island.
Entriamo presto a Great Harbour e scendiamo a terra per la clearance.
Jost van Dyke è una delle mie isole preferite: si respira un clima allegro e piacevole . In questa Isola ci sono due dei locali più famosi nella comunità dei velisti: FOXY’S BAR e ,nella baia a fianco, SOGGY DOLLAR BAR con il suo famoso cocktail PAINKILLER.
Rientriamo al Foxy dove alle 17 è organizzata orchestra dal vivo per i bambini: un vero spettacolo, musicisti vestiti da pirati e tanti bambini intorno con le maracas che scandiscono il ritomo….il vecchio Foxy che come un bambino ride e balla tra loro…un vero MITO!
Passiamo un pomeriggio “mondano e alcolico” al Soggy e la sera ci andiamo a mangiare lobster in un ristorantino sulla spiaggia: caro, ma ne è valsa la pena!
Finiamo la serata al Foxy con Blu scalza che gioca con un gruppo di bambini ….alla fine è stremata ma felice!
22 Marzo 2015
verso le 8 partiamo direzione SE verso Cooper Island : verso le 10:30 arriviamo a Manchioneel .
Molto carina ma soprattutto una bella zona per lo snorkeling: con Blu andiamo a vederci mille pesci colorati.
La sera rientriamo e ceniamo in barca, domani partenza presto per andare a the Baths: un vero MUST alle BVI
23 Marzo 2015
alle 8 siamo già alla boa: qui a The Baths hanno protetto la costa e non si puo piu atterrare con i dinghy quindi vanno legati fuori e arrivare a riva a nuoto. Lo trovo giusto; anni fa si vedevano dinghy manovrati da improbabili charteristi che passavano vicino a persone che facevano snorkeling…ho visot scene che voi umani non avete mai visto!
arrivati a terra “purtroppo” stavano sbarcando turisti della costa crociera; The Baths invasa da turisti italiani… fortunatamente all’ora di pranzo si ritirano!
Questa è l’ora piu bella, con Blu facciamo un bello snorkeling e poi con anche Lucetta andiamo a perlustrare l’isola da un sentiero che gli altri anni non avevamo trovato. Questo sentiero parte da Devil bay e gira sulla costa sud passando in piccole spiaggete deserte: molto bello!
Rietriamo in barca , pranziamo e partiamo verso Gorda Sound dove passeremo la notte e aspetteremo una buana finestra meteo per la traversata su Anguilla (80nm ovviamente contro mare e vento).
Gorda Sound e Bitter Island sono sempre eleganti e affascinati, un posto dove ci si potrebbe restare per giorni e giorni a godersi il dolce far niente in una ampia laguna protettissima con una miriade di locali e ristorantini molto belli.
Qui ritroviamo Blue Note , la barca del nostro amico Marco che ora è negli US per lavoro…speriamo di riuscire ad incontrarlo presto. Proprio Marco
ci manda un link ….questo il testo:
11 Ways Growing Up Abroad is Ruining My Daughter’s Life.
After living abroad for a year and a half now (in the Mexican Caribbean and the Marshall Islands) with my 7-year-old daughter, I have compiled a list of the many reasons this has ruined my daughter’s life forever.
I have ruined my daughter’s life because…
1. She gets confused as to which language to speak.
She thinks and operates in another language now, and has had to overcome the hurdle of not only knowing but learning the language, and figuring out how to rise above language barriers and find a humanitarian commonality from which to make friends.
This will for sure work to her disadvantage, as a child, when continuing to make diverse friends internationally, as a teenager when remembering that all humans are equal, and also later in life in graduate school or her professional job, which will most likely require bilingualism by then, if not trilingualism as a unique ability and necessary standard in the global workplace. She might even get paid more (eek!).
2. She doesn’t have a TV.
Instead of watching TV, she is snorkeling the open ocean, exploring turquoise cenotes, hiking ancient ruins, and trekking pacific islands. God, the nerve.
To be outside adventuring, exercising, discovering nature coming to life right before your very eyes, touching it, smelling it, hearing it. I mean, TV is so much better. I wish we had one.
3. None of her friends are American.
All of her friends are Mexican. Argentine. Italian. Spanish. Marshallese. What a bummer.
She has had to understand and accept what other cultures are like at such a young age. She has had to learn about global diversity and understanding and respect early or she wouldn’t have any friends. In our globalized world today, this will definitely work against her when she becomes the spokesperson for global compassion and equality because her roots of this conceptual understanding run so deep.
4. She doesn’t have a big house or new car anymore.
She has a room and a bike that she shares with her mom. I feel bad not providing her with this American dream anymore and replacing it with an international dream of experiences, rather than material items and luxurious comforts that make us comfortable but don’t challenge our soul.
I feel bad no longer having a big house and being tied down to life and pressures and responsibilities and stressors that affect my child as well.
I feel bad not having two living rooms and three bathrooms anymore so that half of the house goes to waste, yet takes up room on the block that homeless people could be living in, and ringing up utility bills that are more expensive than a plane ticket to another amazing paradise.
5. She doesn’t have a lot of plastic toys.
She doesn’t have that many toys here, because we need to fly, and because this is a society not as interested in hoarding plastic crap. She has a few Barbies, but not the Barbie convertible, salon, restaurant, dream house, jacuzzi tub and poodle club or whatever other Barbie accessories are available. We keep it simple.
Take the Barbie to the cenote, that’s her jacuzzi. Brush the Barbie’s hair, that’s the salon. Or better yet, play with sticks and shells and sand and palm leaves and coconuts and the ocean.
She has long forgotten about her entire playroom and bedroom and loft and den and living room and dining room full of dollies and horsies and blocks and brain teaser puzzles and purses and play kitchens and easels and play pianos and my little ponies and my little sparkles and whatever else I packed up in a million boxes and drove off to Goodwill last year.
She has never even mentioned any of it.
And now, when she is good, we go snorkeling. She now realizes that money doesn’t buy this happiness. She realizes that a new doll won’t bring her the same happiness that seeing her favorite rainbow fish will, and that comforts don’t either.
Life begins at the end of your comfort zone, which fosters detachment and repels greediness, cultivates simplicity, natural love, creativity, and outdoor adventure, all tragic things that will in no way ever work to her benefit, now or later down the road.
I hope she can someday forgive me for this.
6. She doesn’t know about stress.
Her mother has time for her. She is not running here and there and going to dinner parties and running in for dinner groceries and waiting for a Redbox and getting road rage in the rush hour traffic, and being on the cell phone the whole time during the madness.
Her mother has time for her, all day, all night, rarely stressed, no car, a basic phone for safety, together 24 hours a day adventuring and sharing and laughing and being unstressed and happy and free.
She knows flow and ease. I am not too busy for her anymore because I am making money to provide our big house that we don’t need and other things that bring conveniences and comforts of a different world, and provide external happiness and accomplishment to a culture that judges each other by the size and location of their houses instead of the character of their heart.
7. She is brave.
She is a strong, independent, intelligent adventurer who learns from mistakes and finds answers for herself. She busts into that new school of Mexicans not knowing a word of their language and makes 10 friends in two seconds. She free dives the Caribbean and remote Pacific, swims in big waves, hikes barefoot, eats foreign foods and is never ever scared or even blinks an eye. Talk about adaptation and zest for life! This will suck later when she travels alone, confidently goes off to college or scuba dives for the first time at age eight.
8. The world is her classroom, and nature is her playground.
She is learning the stars in the sky, the way ocean tides work, the different fish in the sea, that Mayans sleep in hammocks and palapas stay really dry, that tortillas are made over coals and the taxi ride from town to the beach is 50 pesos for locals.
She is learning how to make baskets out of coconut leaves and what fish are toxic to eat and what snakes are poisonous and when coconuts rot and the colors of the sky at sunset and when it’s about to rain and how to count to a million in sand granules and km and Celsius conversions and what lychees taste like.
She is so curious. She craves knowledge, adventure, happiness and more beautiful life.
9. She is thankful.
She is thankful for the little, free things in life. I mean big things, like sunshine and seahorses, like baby turtles and fresh drinking water, time with mommy, bare feet, health, understanding another language, colorful reef, universal friendships and rainbows.
Not stuff. She is not thankful for stuff. She is thankful for nature, and for things that we have that others do not, putting life in perspective. She is not thankful for a new boat we have that a classmate doesn’t, but for flip flops when our neighbors don’t have any, or thankful for a fan at night for sleeping or a shower with hot water instead of cold. She is thankful for free adventure and life exploration.
10. Humanity is her family.
There are no colors anymore. There are no languages. There are people. There are beautiful human beings waiting to share friendships and be loved, waiting to be understood and accepted. She realizes that we are all equal. No matter where in the world we live, what we do, or what we look like. Here, we are the different ones, and sometimes it takes a lesson like that to really understand.
11. And last, she is learning that dreams come true.
She is watching her mommy pave her way of happiness and bring amazing things to life. Things that were once ideas in the heart are now morning activities and life perspectives.
She is learning that anything we dream up and want in this life, we can make happen. Anything that we don’t like, we have the power to change. Anything that we believe in and love, we deserve to have. Anything that makes us happy, we can experience.
She is learning that nothing is impossible, beyond reach or silly to dream.
She is learning that we have one life, and we deserve to live that the way we believe.
And she is learning that dreams are not meant to be dreams, but inspiration and encouragement to live and achieve and believe, to hope and pray and lead and do.
Marco ci messaggia che ora sulla sua barca c’è la sua nuova fidanzata , Yael, speriamo di riuscire ad incontrarLa.
24 Marzo 2015
la mattina una bella colazione poi decidiamo di passare da Blue Note per incontrare Yael: in effetti è in barca e ci accoglie con un bel sorriso. Yael è una ragazza israeliana molto carina, gentile e solare…un rapido saluto ma ci rivedremo!
Scendiamo a terra, bagnetti, snorkeling , ci godiamo Bitter Island!
Blu viene arruolata dall’animazione di un resort e sparisce tutto il pomeriggio con altre bimbe inglesi e americane.
Rientriamo in barca e dopo poco ci viene a trovare Yael: aperitivo poi lucetta prepara una sontuosa cenetta per tutti. Passiamo una bella serata con Yael: SHALOM!
Domani mattina sveglia alle 3 : si parte per Anguilla….75nm per 105, ovviamente contro mare e contro vento!
25 Marzo 2015
ore 3:00 sveglia, alle 3:40 si molla la boa: piano piano , con attenzione usciamo dal canale nord di Gorda sound , poi imbocchiamo l’atro canale in mezzo a due reef per poi entrare in Oceano aperto.
Sono la timone alle 4, una notte stellata ma buia, senza luna, tutti dormono e sto uscendo dalla baia protetta di Gorda sound per entrare nel nero Oceano. In queste notti mi sento piccolo , piccolo, in questo guscio di plastica , avvicinarmi all’Oceano che sento già “rumoreggiare”: durante la notte i sensi sono piu vigili, l’udito è più sensibile e sento da lontano le onde dell’Oceano. In questi casi la razionalità ti aiuta a controllare quel sano timore: fai un check della situazione, le alternative e i piani di emergenza. La barca è robusta e affidabile, in caso di problemi al motore a vela a zone sicure dove riparare e il meteo è favorevole…la ragione fa il suo lavoro e comunque quando Grand Cru lascia il canale tra i reef ed entra nel nero Oceano con onde che sbattono sullo scafo, beh il cuore un pò accelera. Ho letto una frase recentemente che condivido totalmente: “ Pochi possono permettersi di dare del tu al mare, e quei pochi non lo fanno!”
Verso le 5:30 comincia il chiarore dell’alba e tutto appare piu dolce e piacevole: amo l’alba, è un momento in cui tutti i sensi si rilassano.
La navigazione è comunque discretamente confortevole, e alle 18 siamo nell’ampia baia di road Town ad Anguilla: ci meritiamo una bella birretta in pozzetto!
26 Marzo 2015
Presto , alle 8:30, sono alla custom: per il giorno dopo faccio il cruising permit, oggi andiamo con un taxi a goderci Shoal Bay : una delle spiagge piu belle che abbiamo visto!
Passiamo un pomeriggio di completo relax mentre Blu gioca in spiaggia noi ci godiamo la giornata sulle delle comode sdraiette!
rientriamo al tramonto per la birretta in barca, domani partenza presto per Prickly Pear !
27 Marzo 2015
alle 7 siamo già in movimento verso Prickly Pears : una isoletta stupenda a 5 nm a NW di anguilla: l’isoletta è circondata da un ampio reef che la protegge. Arriviamo alle 8 con un fresco vento ESE e l’unica zona dove è ammesso ormeggiare è un po esposta e un po rollante. Comunque ci fermiamo e con una certa difficoltà mettiamo in acqua il dinghy ed il motore. L’sola ha uno stretto canale per entrare nella zona protetta dal reef ma io ricordavo che due anni fa era stato un po “unmido “ il passaggio in dinghy in questo canale , e non c’era questo vento. Decido di partire in esplorazione prima di andare con Blu: subito dopo l’imbocco del canale , l’inferno; onde alte e frangenti che non mi consigliano di continuare…sinceramente in dinghy temo di essere preso e sbattuto sulle rocce. Rapida inversione e cerco un altro modo per atterrare: trovo tra le rocce una minuscola spiaggetta sottovento che permette l’atterraggio. Scendiamo a terra e ci godiamo la bellezza selvaggia di questo atollo: a terra anche un piccolo ciringhito e un baretto che serve meravigliosi smoothie!
Verso le 3 rientriamo in barca senza neppure aver pranzato e ci dirigiamo verso Crocus Bay : questa è l’unica baia dove è permesso passare la note (oltre a Road Bay). Il mare è formato e il vento fresco ovviamente sul naso , ma la giornata e bella e ci godiamo qualche schizzo.
Alle 5 pm siamo nella calma baia di Crocus Bay e scendiamo a terra per goderci tramonto , tapas e cocktail del Ristorante bar da Vida: imperdibile!
Ormai a buio rientriamo in barca….proprio una bella giornata!
28 Marzo 2015
la mattina rientriamo a Road bay per fare la clearance out , giornata di relax, domani : St Martin!
Riceviamo una mail dagli amici di Sally Lightfoot: escono dalla laguna di st martin per incontrarci nella baia di Marigot a nord dell’isola , nella parte francese…abbiamo voglia di incontrarli di nuovo e scambiarci le ns storie.
29 Marzo 2015
la mattina sveglia di buon ora e ci prepariamo a queste 25 nm di cui la metà ovviamente contro mare e vento…ormai una costante!
Arriviamo nella ampia baia di Marigot bay e subito passiamo a fare un salutino a Sally: ci diamo un appuntamento per una cenetta su Grand Cru!
Oggi giorno di cambusa quindi in dinghy entriamo dal canale nord, sotto il ponte e andiamo verso il marina interno francese . Facciamo una grossa spesa al SIMPLY : qui alla cassa incontriamo Anna. Una gentile velista che ci da qualche consiglio su come trasbordare tutta la spessa nel vicino dinghy dock e mi accompagna a prendere il ns dinghy. Ovviamente ci racconta della loro storia: sono una famiglia americana che da 14 aa girano il mondo con due ragazzi ora di 11 e 13 anni su Abracadabra…un rapido saluto ma ci diamo appuntamento per il pomeriggio per andare tutti a mangiare il gelato nella bellissima gelateria italiana dentro la baia nella parte olandese.
Alle 3 ci passano a chiamare e con i dinghy partiamo per la laguna e la gelateria. Parliamo lungamente con loro mentre i ragazzi si divertono un mondo in questa bella gelateria con annessa anche una grande giostra italiana. Il loro racconto è ovviamente molto affascinante: hanno fatto il giro del mondo su Abracadabra passando da capo di buona speranza, fermandosi ogni tanto in qualche posto per un annetto (Thailandia, Portogallo, Australia). Ci raccontano che i loro figli non hanno quasi mai frequentato la scuola. Per loro cultura equivale a esperienza: i loro figli sanno leggere, scrivere e fare i conti ma non hanno mai avuto un vero e proprio corso di studio ,un programma. Non vogliono che qualcuno dica ai loro figli COSA imparare ma vogliono essere loro a insegnargli COME imparare dall’esperienza quotidiana. Non so dire cosa succederà quando e se i loro figli decidessero di accedere a qualche università, non so che tipo di inserimento sociale e lavorativo potranno avere ma senz’altro saranno persone adulte che ragioneranno fuori dagli schemi, in modo diverso e unico : questo potrebbe essere una importante risorsa in questo mondo massificato e globalizzato.
Sono però convinto che riuscire a ragionare fuori dagli schemi, pensare in modo personale e unico, ricercare il vero in se e non negli altri sia un importante risorsa da trasmettere ai figli . Considerarsi cittadini del mondo e non di un paese, non percepire le differenze di razze e religioni, comprendere la natura e rispettarla sono valori FONDAMENTALI e saranno gli unici valori che permetteranno ai nostri figli di salvare questo mondo che abbiamo rovinato. Il nostro compito è di crescere i nostri figli perchè siano meglio di noi …quindi come diceva Eistein “non si può sperare di risolvere un problema continuando a ragionare nello stesso modo che ha creato il problema”
Ogni tanto incontri persone che ti lasciano qualcosa: ciao Abracadabra!
La sera una sontuosa carbonara di lucetta con Petra e Erick…tante belle chiacchiere e ci facciamo raccontare in dettaglio la loro navigazione dalle san Blas a Cuba…è nella nostra bucketlist !
Ci salutiamo ma siamo certi che ci rivedremo.
30 Marzo 2015
facciamo clerance, una bella passeggiata per Merigot, imperdibile visita ai grandi chandler (budget marina e waterisland) della parte olandese e andiamo a letto presto: domani st barth!
31 Marzo 2015
ore 6 partenza: 25nm per 125gradi, come sempre contro mare e vento.
Arriviamo nella bella baia a nord si st barth: baia coloumbier.
Questo è National Park , ci sono le boe per ormeggiare: la baia è incantevole, bella spiaggia e acqua trasparente. Le tartarughe ci nuotano intorno e nel fondo del mare si vedono grandi stelle marine. Mettiamo in acqua il dinghy e subito andiamo in spiaggia e con Blu andiamo a farci un bellissimo snorkeling. Vediamo grandi stelle marine, tanti pesci e un grosso Lion Fish , tanto bello quanto pericoloso con i suoi aculei velenosi. Questo pesce è originario dell’oceano indiano ed è arrivato in questi mari per un incidente: anni fa in seguito ad un uragano negli stati uniti , un acquario si è danneggiato e i pesci si sono riversati in mare; tra questi i lion fish che poi sono venuti a proliferare nel mar dei caraibi.
1 Aprile 2015
da baia Columbier decidiamo di andare a visitare Gustavia senza muovere la barca dalla comoda boa: da columbier si prende un bellissimo sentiero che costeggia il mare, e arriva in un paesino dove per 20 euro il taxi ti porta a gustavia. La passegiata è di circa 20 minuti ed è bellissima: sentiero a picco sul mare sopravento, che si frange sulle rocce. A gustavia eravamo stati anche due aa fa: confermo il mio pco feeling per questa cittadina “francesamente” pretestuosa! tutto caro, negozietti carini e boutique che stridono con il mondo caraibico, insomma a me gustavia non piace. Per quanto mi riguarda columbier e lesue passeggiate vale la sosta a st barth, Gustavia No!
2 Aprile 2015
La mattina alle 4 partiamo per antigua: rotta per 135 per 70 nm. Questa navigazione è veramente poco piacevole: bolina strettissima, vel e motore, vento 20knt da ESE e onda che batte al traverso, si balla e si va piano. Arriviamo nel tardo pomeriggio ad antigua e ci fermiamo nella baia a Nord di jolly harbor: five sister bay. La baia è ampia e bella, ma siamo stanchissimi, buttiamo ancora, mangiamo , una doccia e a letto.
3 Aprile 2015
Partiamo per la baia di falmouth a sud di antigua dove andremo ad ormeggiare al catamaran marina dove sogniamo già la cenetta al ristorante italiano LA CAMBUSA dei nostri amici Alessandro e Laura. Naturalmente anche questa tratta ci regala un paio di orette di patimento quando a sud di antigua dobbiamo andare verso est per raggiungere falmouth. Arriviamo nella tarda mattinata, e subito incontriamo i nostri amici : dopo due anni nei quali siamo sempre restati in contatto è bello riabbracciarsi, la sera cenetta a LA CAMBUSA: veramente un angolo di buona italia ad antigua. Ma qui aspettiamo anche i nostri amici di FOGET ME NOT , Maddalena Orio ed il piccolo marinaio Carlo.Questi sono nostri “amici” di facebook, navigatori anche loro che sono partiti dalla Sardegna e sono arrivati ai caraibi. Ci siamo messaggiati ma mai incontrati e ora ci siamo dati un appuntamento qui ad antigua.
Il catamaran marina è sempre carino ma soprattutto per la presenza de LA CAMBUSA: ormeggiate ci sono alcune barche da sogno!
Tra queste barche vi è un grande trawler dove vive un papà e una bimba di 8anni: alessandro e laura ci raccontano che sono circa 6 mesi che sono ormeggiati qui, escono raramente e la bimba è quasi sempre sola: Blu subito fa amicizia con questa dolce bambina e la sera invitiamo il papa e la bimba a cena con noi a LA CAMBUSA. La bimba è adorabile, il papà un americano introverso e poco espansivo…Tra Blu e Maria nasce una grande amicizia e nei giorni che staremo ad Antigua saranno inseparabili.
La cena è buonissima!
4 Aprile 2015
la mattina clearance a english harbour e poi pranzo a casa di alessandro e laura nella loro casetta adorabile sulla collina con una vista mozzafiato sulla baia di falmouth: una giornata in relax e quando rientriamo il pomeriggio troviamo gli amici di FORGET ME NOT ad aspettarci a LA CAMBUSA: maddalena e orio due persone piacevolissime, due navigatori , e tante storie anche loro da raccontare…Blu e carlo subito diventano amici ed insieme a maria creano un bel gruppetto! Una cena insieme e decidamo di navigare per un po insieme.
5 Aprile 2015
PASQUA: veniamo invitati da laura e alessandro a partecipare ad un pic nic in spiaggia con tanti loro amici locali: noleggiamo una macchina e tutti andiamo a randevouz beach per questo divertentissimo e molto “caratterisitco” pic nic pasquale antiguano! ci divertiamo e conosciamo tante persone locali.
La sera andiamo con orio maddalena e carlo a shirley highs: questo è un luogo magico e divertente. Sulla montagna che sovrasta le baie di english harbour e falmouth c’è questo antico locale all’aperto dove giovedi e domenica fanno musica (prima steel band poi rock) e cibo a buffet: il tramonto è mozzafiato e vi è un grande prato dove i bimbi scalzi di almeno 10 nazionalità diverse giocano tutti insieme…uno spettacolo nello spettacolo!
6 Aprile 2015
giornata dedicata alla gita fuoriporta: insieme anche a laura e alessandro andiamo in una spiaggia e noi passiamo la giornata a chiacchierare mentre i ragazzi si lanciano dal pontile in un’acqua meravigliosa…con noi ormai inseparabile Maria, la ragazzina americana che vive in barca con il padre al catamaran marina. Blu e Maria hanno stretto una grande amicizia e devo dire mi fa molto piacere: Maria è una bimba che sembra un pò sola e introversa ma da quando sta con Blu le è tornato un meraviglioso sorriso. Non so e non voglio sapere cosa sia successo alla sua famiglia ma senz’altro il papà le vuole molto bene ma è una persona molto chiusa e poco socievole e quindi trasmette questa sua diffidenza verso il prossimo anche alla bella Maria.
Rientriamo al Marina, e dopocena blu e maria si devono salutare: la scena e commuovente , si abbracciano piangendo!
7 Aprile 2015
Alle 10, fatta custom, rifornimento e riparato il fiocco di FORGET ME NOT siamo pronti alla partenza alla volta di Desahie a nord di guadalupe: rotta 180 per 40 miglia…un bel bolinone largo…finalmente si naviga veramente.
Anche per noi dobbiamo salutare Laura e Alessandro de LA CAMBUSA: sono stati meravigliosi con noi , molto ospitali e ci hanno fatto sentire come a casa ad antigua. Sono di quelle persone speciali che incontri navigando, con i quali crei delle amicizie che continuano a distanza ma che sempre, poi, si ritrovano: grazie Laura e Alessandro!
8 Aprile 2015
verso le 17 arriviamo a Desahie in guadaloupe: vento forte da terra e baia affollata. La scelta dell’ancoraggio è accurata, ci sono 8 m d’acqua, il vento è forte spesso intorno ai 30 knt e varia spesso di direzione facendo muovere molto le barche all’ancora: mi infilo in mezzo e trovo un posticino buono , filo 50m di catena e GRAND CRU e sistemata.
Desahie e un paesino carino con dei bei localini e negozietti.
Qui ci aspetta BLUE NOTE di Yael e Marco: Yael la avevamo incontrata a virgin gorda ma marco era in america per lavoro, ora sono insieme e ci hanno aspettato per salutarci: Marco (italo americano) lo incontrammo due anni fa a santa lucia, all’epoca era un solo sailor su BLUE NOTE ,e trascorse con noi natale e capodanno alle grenadine. Dopo allora ci siamo sempre sentiti via facebook e ora finalmente ci ritroviamo . Una persona speciale che ha trovato un’altra persona speciale come Yael e per noi è un grande piacere incontrarli di nuovo. Ovviamente la sera aperitivo e cena con BLUE NOTE, FORGET ME NOT su GRAND CRU: lucetta si supera con una carbonara da URLO!
La notte il vento non da tregua, 25-30knt tutta notte e io dormo con un occhio aperto e continuo a controllare la tenuta dell’ancora: tutto bene !
9-10-11 Aprile 2015
partenza all’alba verso le saintes: 30 nm di cui 18 protetti da guadalupe ma 12 di bolina strettissima per entrare dal passaggio nord. in effetti due ore di bolina stretta in piu ci colpisce un groppo con venti a 40knt e pioggia torrenziale: beh, almeno GRAND CRU si è lavata!
davanti al bel paesino ci sono delle comode boe, anche con vento riusciamo a prenderle comodamente.
Les saintes è sempre molto carina, uno dei paesini piu carini dei caraibi.
Passeggiamo, bagnetti, snorkeling e ci rilassiamo …..
12 Aprile 2015
partenza alle 6 da le sanites: ci aspettano venti miglia di canale per arrivare in dominica di bolina….il vento è 25-30 nodi, le onde soprattutto all’inizio , appena fuori dal passaggio sud di le saintes sono ripide, il cielo è grigio….insomma non è proprio una bella navigata!
Arrivati a Portsmouth prendiamo una boa….il vento è forte ma controllo la boa e sembra buona.
In Dominica non ci eravamo mai fermati perchè credevamo non ci fosse molto da vedere e soprattutto per un problema di sicurezza. In realtà sembra tutto molto tranquillo e ci hanno detto che ci sono belle escursioni da fare. Qui a portsmouth vogliamo vedere Indian river. Organizziamo la gita in barca al pomeriggio: Indian River è un fiume protetto dove possono entrare sole le guide locali a remi ….la gita è molto interessante , il fiume ha una vegetazione incredibile con fiori e piante spettacolari. Ci dicono che qui hanno girato alcune scene di Pirati dei Caraibi.
13 Aprile 2015
partenza alle 6:30 da portsmouth, ci aspettano una ventina di miglia per arrivare a roseau tutte protette dall’isola della dominica: ogni tanto dalle vallate arrivano belle raffiche, ma il mare e piatto ed è piacevole navigare.
Arriviamo presto a Roseau e prendiamo la boa nella parte sud della baia di fronte a Sea Cat: naturalmente vogliamo andare a vedere le cascate quindi Sea Cat ci organizza la “gita”: partiamo verso l’una e il van ci porta prima ad una piccola cascata ………. che però per arrivarci bisogna nuotare in questo piccolo canion con corrente e acqua fredda: Blu preferisco non lo faccia ed è meglio: l’ultimo tratto prima della cascata è veramente impegnativo ma ne vale veramente la pena! Ma il vero gioiello sono le cascate Trafalgar : bisogna camminare una ventina di minuti in una foresta e poi si arriva a due cascate: una fredda ed una meravigliosamente calda: passiamo tutto il pomeriggio ad immergerci in queste piscinnette calde in mezzo alla foresta…”questo è il paradiso!” dice blu.
Rientriamo stanchi ma molto contenti della gita!
voto della Dominica: un bel 8!!!!!!!
14 Aprile 2015
Partenza alle 6:30 da roseau in dominica: il cielo è nero e c’è vento, so per certo che non ci aspetterà una navigazione facile. A Scott head (la punta sud della dominica) il vento ha raffiche scorbutiche intorno ai 35-40 nodi, e fuori dal capo cominciano anche belle onde : fortunatamente Blu e Lu sono ancora in cabina e si evitano questo primo tratto che non è particolarmente piacevole. Dopo qualche miglio il tempo si stabilizza con vento sui 30 nodi, onda sui 2 m e bolinone largo….si vola ! arriviamo presto a Saint pierre: il paesino è carino e ha una bella passeggiata sul mare. Presa la boa andiamo a fare un po di snorkeling e bagnretti in spiaggia: blu inseparabile con carlo e noi stiamo volentieri con orio e maddalena: persone piacevolissime con i quali è bello passare queste giornate di relax. La sera abbiamo la brutta idea di andare a mangiare in un ristorantino sulla spiaggia: aspettato tanto, mangiato malissimo e speso tanto…che c’è di peggio! in compenso il ristorante è sulla spiaggia e blu e carlo hanno passato la sera a cacciare i granchi….seratona!
15 Aprile 2015
arrivare a Le marin non sarebbe nulla se non dopo la roccia del diamante ci sono 10 nm da fare con solito vento in faccia. A metà tra il diamantye e l’entrata di le marin si associa una corrente contraria al vento che alza incredibili onde considerando che non c’è fetch! Intanto Blu appesa al bansigo “vola” e GRAND CRU a tutto motore riesce a fatica a fare 5knt.
Entriamo nell’ampia baia di Le marin ma sinceramente preferisco buttare ancora che buttare euro nel marina quindi fatto rifornimento al distributore , ancoriamo appena fuori dal marina
Vado subito all’ufficio assistenza Amel per prenotare il check del motore: dopo la riparazione a puerto rico il motore è sempre andato bene ma un controllino lo merita! Il tecnico verrà domani!
Nel pomeriggio andiamo ad un discount alimentare vicino al cantiere sulla dx della baia: comodissimo perchè arriviamo in dinghy e si trova di tutto a prezzi ottimi: bella scoperta!
La sera siamo “COTTI”, a letto presto!
16 Aprile 2015
la mattina sono alle 8:20 davanti all’ufficio amel per il tecnico: puntuale arriva , sale a bordo : ci sono da fare dei lavoretti ma non urgenti , programmeremo il tutto al rientro dopo la stagione degli uragani….sono sollevato. Riaccompagno il tecnico all’ufficio e rientro con la mezza idea di partire per santa lucia ma l’incubo generatore è in agguato: lucetta mi dice che dopo che lo ha spento una spia gialla si è accesa e non si spegne piu….cerco di capire il problema ma non ci salto fuori. Corro all’assistenza Onan e mi dicono che fino alla prox settimana nessuno puo venire quindi comincia il pellegrinaggio tra i vari meccanici…solito delirio!
Nessuno puo venire a bordo prima di una settimana: ODIO QUESTO POSTO!
17 Aprile 2015
praticamente passo tutta la giornata a tallonare un tecnico: alla fine dalla disperazione viene a bordo e mi conferma quello che temevo: la scheda elettronica che si era bruciata 2 aa fa , si è ribruciata! Naturalmente non ce l’hanno e va ordinata , almeno 10 giorni! Ho praticamente un secondo amel di parti di ricambio ma questa volutamente non l’avevo presa: costava piu di 600 $ e l’avevo appena cambiata: appunto!
Questo generatore Onan è la seconda volta che mi tradisce….sono veramente arrabbiato!
Ora so che è inutile aspettare qui a le marin e quindi non vedo l’ora di uscire da questo posto che odio!
Domani finalmente partiamo per s.lucia; rodney bay.
18 Aprile 2015
la brutta notizia è che gli amici di FORGET ME NOT si fermano a Le Marin perchè gli hanno trovato un posto barca qui e la lasceranno per il periodo degli uragani.
Maddalena , Orio e il loro piccolo grande marinaio Carlo sono stati un bellissimo e inaspettato incontro ad Antigua. Per Blu poter trascorrere giorni con un amichetto piu grande è stata una grande gioia: hanno pescato, nuotato, litigato….insomma si sono divertiti un sacco! Maddalena e Orio sono due persone speciali, due persone di mare, che trasmettono serenità e allegria: con loro abbiamo trascorso giornate bellissime, condividendo navigazioni impegnative e giornate di bellissimo relax. Memorabile l’aragosta cucinata da Orio. Sono certo che è una amicizia che continuerà anche in futuro e forse programmeremo altre lunghe navigate insieme….speriamo!
Per ora un grande abbraccio e buon vento!
Blu piange !!!!!
In tarda mattinata arriviamo al Marina di Rodney Bay dopo una attraversata con vento fresco da SE quindi un bel bolinone!
Fa un certo effetto tornare nel marina dove atterrai nella prima attraversata atlantica con ISOLA BIANCA II: ricordi indelebili, l’emozione dell’arrivo ma soprattutto di riabbracciare i miei amori Lu e Blu che mi mancarano tantissimo in quella attraversata.
Rodney bay marina è un luogo rilassante e curato e non possiamo evitare di andare a mangiarci il gelato e la pizza della nostra amica Elena: la incontreremo domani prima di partire
19 Aprile 2015
A colazione incontriamo Elena: è bello rivederci dopo tanto tempo e ,come sempre con gli amici, sembra di essersi lasciati il giorno prima! Anche con lei ci rivedremo probabilmente il prossimo anno nella risalita da grenada.
Partiamo alla volta dei Pitoni, passeremo la notte qui alla boa davanti all’harmony hotel (chiuso); cerco di evitare di stare troppo vicino alle baracche di soufrier…..rollante in maniera insopportabile, la mattina non vediamo l’ora di partire!
20 Aprile 2015
Partiamo alla volta di san vincent, la giornata è clemente e quindi decidiamo di allungarci un po e arrivare a Bequia: usciti dalla copertura di st vincent , nelle 5 nm del canale, un bel temporale ci colpisce! Sotto il diluvio e raffiche che superano i 35knt prendiamo la boa a Bequia….piacevole anche sotto la pioggia!
21 Aprile 2015
programmiamo giornata di relax a Bequia: andiamo con dinghy a princess margareth: sole, snorkeling , nuoto e pranzo al jack bar….ottimo burger di tonno!
Scopriamo che a Bequia hanno organizzato dei nuovi percorsi a piedi: ora dalla spiaggia di pricess margareth si può raggiungere, camminando sia lower bay , sia bequia paese. Naturalmente ci facciamo tutta la camminata…molto bello e concludiamo con gelatino al ginger in paese: proprio una bella giornata
22 Aprile 2015
da bequia a Canoun: qui non ci siamo mai fermati e quindi vogliamo vedere la baia di Ramau ma è molto rollante quindi decidiamo di scendere a Charlestown bay : beh devo dire che facevamo bene a non fermarci, nulla di particolarmente bello. Sulla spiaggia il tamarind beach resort, carino ma in questo periodo completamente vuoto.
23 Aprile 2015
da Canouan una bella navigata verso Mayerau , nella nostra baia favorita: SALT WHISTLE BAY. prendiamo una boa e scendiamo a terra: il posto è incantevole come sempre, e hanno fatto dei lavoretti di pulizia e di rimessa in ordine dei chiringhito sulla spiaggia: in particolare all’estremo sud della baia hanno ampliato il LAST BAR BEFORE THE JUNGLE: molot, molto cool….la sera decidiamo di andare a mangiarci una bella aragosta.
Passiamo tutto il giorno in acqua e blu continua ad esplorare con la maschera ovunque…ormai è una patita di snorkeling!
Una serata fantastica, sotto un cielo fitto di stelle mangiamo in questo localino e ci beviamo un bel punch rum.
Una serata meravigliosa
POSTO DA 10!
24 Aprile 2015
ci spostiamo a TOBAGO CAY: posto magico!
qualcosa è cambiato anche qui: il canale tra petit rameau e petit bateau è “segnalato da una fila di boe su entrambi i lati, forse sono boe per ormeggio ma comunque ti segna il passaggio del canale: addio brivido di questo canale!
entriamo nella ampia baia di fronte al horseshoe reef e andiamo a gettare ancora nella parte sud della baia vicino alla riserva delle tartarughe. Il vento è teso da ESE ma qui il mare è sempre ragionevolmente calmo.
La giornata la passiamo a snorkelare con tartarughe e a vedere le magnifiche stelle marine: Blu si diverte un mondo! Quest’anno si è appassionata allo snorkeling ed è un piacere vedere come nuota con maschera e boccaglio e si lancia in rapide immersioni: non ha paura ne dei pesci ne della profondità…pensare che solo l’anno scorso aveva paura a mettere la testa sott’acqua! Sono convinto che non bisogna mai forzare i bimbi a fare qualcosa , piano piano , se sono interessati e vedono i genitori ,gli nasce la curiosità e gli passano le paure. Forzare a “superare “ le paure sortisce esattamente l’effetto opposto: rafforza la paura.
La notte e stupenda sotto le stelle.
Ci ricordiamo quando l’ultima volta qui abbiamo passato l’ultimo dell’anno sotto una forte pioggia ma con tanti amici, eravamo in 13 su GRAND CRU : BELLEROFONTE e BLUE NOTE, amici che ricordiamo sempre con tanto affetto!
TOBAGO 10!
25 Aprile 2015
Mattina partiamo e sciamo dal passaggio sud tra petit bateau e lamesby e puntiamo su Union attraverso il southern approach: un pò di attenzione ai primi reefs , ma poi tutto ok. Vogliamo andare a dare ancora a CHATHAM BAY nella costa ovest di Union: qui siamo andati una volta a piedi e ci era piaciuta molto e quindi vogliamo raggiungerla in barca. La baia è magnifica e molto ridossata anche se dalle montagne ogni tanto scendono forti raffiche. Meglio ancorarsi nella parte nord: il fondo di sabbia e roccia non è un ottimo tenitore. La baia è stupenda: una delle piu belle dei caraibi e nella parte sud c’è il resort AQUA di un italiano Antonio che conosciamo che però oggi non c’è! facciamo conoscenza con un altro italiano che momentaneamente gestisce il resort: il posto è incantevole con una bella piscina dove Blu passa la giornata a tuffarsi. La baia è sempre molto deserta e nella parte nord vi sono altri localini di pescatori locali molto caratteristici.
Unica pecca è che il fondo non è un gran tenitore quindi la sera preferiamo spostarci a clifton dove prendiamo una boa di fronte al reef nella parte est della baia, comunque splendido!
Riusciamo ad arrivare in città in tempo per comprare un po di pane e la frutta…benone!
26 Aprile 2015
oggi scendiamo in città, io devo fare l’uscita da Grenadine ma essendo domenica devo arrivare all’areoporto: una passeggiata di 10 minuti!
Lucetta e Blu si fermano allo Yachting Club dove fanno conoscenza con il simpatico Natale, il proprietario, ovviamente italiano! ci racconta un sacco di cose su union e antigua…lui prima aveva un ristorante ad antigua!
Mi piace ascoltare i racconti delle persone con le loro esperienze, consigli, filosofie di vita ed è altrettanto affascinante sentire che ognuno in base alle proprie esperienze di vita vede i diversi luoghi con occhi diversi .
In tarda mattinata partiamo per Petit Saaint Vincent : sempre molto bello ancorare in questa acqua di un azzurro incredibile. Unica pecca è che il resort a terra ha limitato molto gli spazi per i “non ospiti” ed è un po fastidioso avere zone inaccessibili anche sulla spiaggia. Il luogo rimane bellissimo!
27 Aprile 2015
Partiamo in mattinata perarrivare a farci un bel bagno a SANDY ISLAND ci fronte a Carriacou! Questo, per me , è un’altro dei posti magici dei caraibi: questa piccola isoletta di sabbia e palme regala sempre belle emozioni: la vegetazione è ricresciuta dopo l’ultimo uragano, e fare snorkeling qui è veramente bello. Davanti all’isola le boe gestite dai Park Renger.
Per la notte muoviamo nella ampia , bella e protetta baia di Tyrrel a Ovest di Carriacou. Questa è una baia molto frequentata da velisit ed è facile capire il perchè: è ampia, il fondo è ottimo tenitore, ben protetta, c’è un piccolo ma ben attrezzato shipyard, tanti localini sulla spiaggia con persone molto friendly…insomma non un posto magnifico ma molto rilassante!
28 Aprile 2015
alle 6:30 si salpa l’ancora per l’ultima vera navigata, 25nm per arrivare a Grenada: vento gentile sui 10-15knt da ESE , un bolinone largo!
Ci fermiamo a Dragon Bay: ci sono le boe, ed è superba per lo snorkeling.
Nella baietta adiacente raggiungibile con dinghy vi sono le statue sottacqua e con blu e lucetta ci facciamo una bella giornata di snorkeling: tra le statue vi è una sirena sdraiata sul fondo…per Blu ovviamente è una sirena vera “sorpresa” dall’eruzione del vulcano che l’ha pietrificata!!!!
29 Aprile 2015
è proprio finita : si entra in marina a George town: ora la triste procedura della preparazione della barca prima di lasciarla per tanti mesi!
GRAZIE GRAND CRU PER AVERCI TRASPORTATO IN SICUREZZA IN QUESTO LUNGO VIAGGIO DI CIRCA 1800 nm DA MIAMI A GRENADA
GRAZIE AL MIO EQUIPAGGIO FORMATO DA LUCETTA E BLU CHE HANNO SAPUTO SOPPORTARE ANCHE MOMENTI DIFFICLI E LUNGHE E FATICOSE NAVIGAZIONI.
Nessuna soddisfazione professionale, nessun guadagno può essere paragonato ad una esperienza come questa: amo viaggiare con la mia famiglia, amo superare insieme i momenti di tensione, amo vedere crescere Blu vicino a noi immersa nella natura…momenti di vita indimenticabili che rimarranno sempre nei miei occhi e nel mio cuore.