Alle 9 in punto arriva la barca dall’orfanotrofio: carichiamo tutta la roba e partiamo !
il viaggio è breve, 10 minuti, quando arriviamo subito siamo colpiti dallo spettacolo deel mercato che sulla costa: una miriade di barche di legno colorate con grandi vele davanti a questo mercato fatto di capanne ; la visione mi riporta a quei mercati che si vedono in alcuni documentari medioevali… tutto sembra fermo a centinaia di anni fa!
Scendiamo a terra e ci avviamo in un sentiero che porta all’orfanotrofio: una grande scritta dedicata a San Francesco D’assisi ci annuncia che siamo arrivati.
Entriamo da una porta in ferro e quello che troviamo sinceramente non è descrivibile con parole: mi prende un grosso nodo alla gola, per alcuni minuti non riesco a dire una parola, prendo in braccio Blu e me la stringo al petto! In una stanza alcuni bimbi su sedie a rotelle stanno mangiando, in un’altra altri sono sdraiati su grandi materassi ; ad accudirli volontari sorridenti . Gli ambienti sono puliti e a loro modo anche resi “allegri” da decorazioni colorate; tutto è molto essenziale ma si vede la cura e lo sforzo per rendere tutto “vivibile”. Una bimba di circa 10-12aa con gravi difficoltà motorie e di parola viene verso di noi : Blu subito ne è molto spaventata, ma dopo poco capisce che è buona e cominciano un dialogo fratto di rumori indistinti ma che divertono la bimba e Blu: incredibile come i bimbi riescano a creare un dialogo fatto di suoni, di gesti e di sorrisi!
Ci viene incontro Suor Flora: una donna di piu di 70aa , alta forse un metro e cinquanta, magra , ora con una gamba rotta con un tutore, che su due stampelle gestisce tutto questo con un sorriso che ti strappa il cuore. Parla solo francese e quindi Samuel traduce per noi… passa qualche minuto perchè il nodo alla gola mi si sciolga e riesca a dire qualcosa: ma cosa? che dire di fronte a questo luogo di grande tristezza e infinito amore? gli spieghiamo che abbiamo portato qualcosa per i bimbi, che abbiamo raccolto qualche soldino per loro e che torneremo a marzo cercando di portare qualcos’altro: ci ringrazia con un grande sorriso ma è quasi vergognoso sentirsi dire “grazie” da Lei: l’intera umanità dovrebbe ringraziare donne come questa , che in silenzio, sorridendo regala amore agli ultimi della terra. Se esistesse il Nobel dell’amore andrebbe dato a persone così!
Le chiediamo quali possono essere le cose per loro importanti e Lei ci dice: scarpe (perchè la sua scuola è solo primaria dopo i bimbi devono andare nella città per continuare a studiare e hanno bisogno delle scarpe), latte, medicine ( e mi da la lista di quelle difficilmente reperibili in haiti). Lei chiede per il suo orfanotrofio scarpe, latte e medicine…il nostro mondo “civile” permette che ci siano luoghi della terra dove una suora di 70aa deve chiedere scarpe , latte e medicine per prendersi cura di bimbi handicappati e orfani.
é ora della ricreazione e Suor Flora ci accompagna a vedere la scuola: un centinaio di bimbi che alla vista di Blu le corrono incontro urlanti; tutti la voglio accarezzare, tutti vogliono giocare con lei : tanta gioia, tanta allegria in bimbi che non hanno quasi nulla… spero che potrà ricordarsi di questi momenti e che le serviranno per diventare una persona migliore.
Salutiamo con un grande abbraccio questa donna Meravigliosa e ci incamminiamo verso il mercato: tra viottoli di fango, baracche che vendono cose spesso incomprensibili; odori forti e immagini da mercato medioevale: carni ricoperte di mosche su tavolacci di legno, bimbi e adulti che camminano scalzi in questo fango, le barche a vela che scaricano canne da zucchero e sacchi di legumi, nulla fa intuire che siamo nel 2014! Giornata intensissima , ora rientriamo !